Il digitale in Italia
Italia - Fonte: Pxhere (link immagine)

Il digitale in Italia

La Rivoluzione Digitale, come già detto in altre occasioni, è un fenomeno che ormai si estende in modo inarrestabile in tutte le zone del mondo, ma che, a mio avviso, non si manifesta sempre in nel medesimo modo. In particolare, mi piacerebbe porre maggiore attenzione a come tale fenomeno si manifesta nel mio paese, l’Italia.

L’Italia dal mio punto di vista è attualmente divisibile in due categorie: da un lato chi ha già “aperto la porta” al digitale e dall’altro chi, invece, non vuole ancora aprirla tutta. Per quanto riguarda la seconda fazione citata, ritengo che essa consideri il digitale fondamentalmente come mezzo per poter fare pubblicità e di conseguenza denaro. Nella società odierna, infatti, ci si rende conto di come la pubblicità sia ormai diventata un fattore importante ed essenziale per la crescita di un’azienda o per il successo di una personalità pubblica.

Riguardo a ciò, negli ultimi mesi in Italia è nata la Google Digital Training, un’iniziativa, frutto di una collaborazione tra Google, Unioncamere e le Camere di Commercio, finalizzata ad “aiutare le imprese del territorio ad avere successo sul web”. Tale organizzazione propone su tutto il territorio italiano corsi di formazione, denominati “La tua Impresa in Digitale”, e permette di poter mettere subito in pratica gli insegnamenti appresi tramite il Digital Check-up, servizio gratuito, grazie al quale si ha la possibilità di confrontarsi con un esperto digitale sulla strategia migliore da adottare per la propria attività.

Digitale in Italia

copertina progetto Google Digital Training – articolo del 13 maggio 2018 – Gazzetta del Mezzogiorno

È curioso, dunque, notare come, ad oggi giorno, siano molteplici, e soprattutto gratuiti, gli strumenti digitali a disposizione degli imprenditori e degli operatori dei diversi settori, che possono così individuare nuove aree di interesse da cui poter raggiungere nuovi clienti.

L’aspetto davvero interessante di tale progetto è che le prime zone ad aderirvi siano state proprio quelle del Sud Italia. Ciò andrebbe a smentire categoricamente quel luogo comune che vede il Sud Italia indietro rispetto alle regioni del Nord, per quanto concerne anche lo sviluppo delle tecnologie digitali.

Percorrendo tale tesi si giunge facilmente alla prima fazione citata precedentemente, ovvero quella che ha già da tempo aperto la porta al digitale, che vede, in linea con quanto affermato pocanzi, il Sud battere il Nord. Questa prima fazione comprende, dunque, tutte quelle nuove imprese che progettano e realizzano i dispositivi tecnologici e le componentistiche digitali.

Un articolo dell’Ansa del 10 dicembre 2017, afferma infatti che in capo al treno dell’innovazione ci siano la Campania, la Sicilia e la Puglia, considerate infatti tra le prime regioni italiane in cui negli ultimi 6 anni c’è stata la maggiore crescita di imprese digitali. A professare questa tesi è proprio il focus Censis Confcooperative, che evidenzia l’importante successo della regione Campania, che dal 2011 al 2017 ha visto nascere sul suo territorio un numero di imprese sempre più ampio rispetto a tutte le altre (con un aumento del 26,3%) staccando del 10% Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.

giornale

Articolo del 10 febbraio 2016 della gazzetta del Mezzogiorno.

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